RIADATTARE UNA VECCHIA CUCINA
Da copiare assolutamente !!!!ecco una bellissima idea dell’architetto Claudia Schiera
vi propongo l’articolo integrale da lei proposto”
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“Una spesa davvero contenuta per un progetto nato e portato avanti con il cuore:
sono queste le due caratteristiche che hanno guidato l’architetto Benedetta Graziani nel recupero di
una mini cucina a Pescara.
Il piccolo spazio – che era la vecchia cucina della casa della nonna – è stato da lei
completamente rimodernato con un attento lavoro di recupero e riadattamento.
E così i vecchi mobili anni 60 in formica sono rinati grazie a un attento upcycling
con uso del colore, un lavoro meticoloso e paziente che ben descrive un’inedita, ma in grande crescita,
tendenza di affrontare i progetti di ristrutturazione puntando principalmente sul recupero.
Una soluzione molto amata all’estero e in forte crescita anche in Italia che punta a
un approccio meno consumistico e guarda più al recupero e al mantenimento, anche affettivo,
di oggetti e cose che spesso fanno parte del bagaglio di una vita.
Dove: Pescara
Superficie: circa 6 m²
Architetto: Benedetta Graziani di Benegoodsdesign
Tempo per la realizzazione: circa 20 giorni
Budget: 200 euro (elettrodomestici esclusi)
Materiali: formica e legno
Il particolare interessante: il concetto contemporaneo di micro ristrutturazione e di recupero intelligente.
La volontà, fin dall’inizio, è stata quella di mantenere alcuni dei vecchi mobili in formica
riadattandoli alla nuova cucina. Un’idea nata non soltanto per una questione di budget,
ma anche per il valore affettivo che questi avevano.
Alla cucina e ai mobili di questo spazio erano infatti legati tanti ricordi della nonna.
Recupero nel recupero, il vecchio lavabo in acciaio è stato sostituito da un
elementi nasce da una volontà di non dimenticare: «mi è più volte capitato di entrare in una casa e di vedere che
dentro questa c’era una storia.
Azzerare tutto e rifondare ex novo significa in un certo senso annullare,
per me questa cucina aveva un racconto da mantenere, per questa ragione piuttosto
che entrare in una grande catena e comprare tutto nuovo ho preferito rinnovare quello che già c’era.
Facendolo ho mantenuto anche molti dei miei ricordi d’infanzia».
Così l’architetto ci racconta la sua filosofia e modalità di lavoro, che sempre più spesso applica
anche con i suoi clienti, portando avanti quelle che lei stessa chiama “micro-ristrutturazioni”.”